paga i corsi di musica chi può: nessuna emarginazione sociale

mossa

Il mio nome è Antonio Mainenti, mi occupo di didattica musicale da più di dieci anni. Ho un approccio non tradizionale nella conduzione dei miei corsi con i bambini e la maggior parte di loro si diverte e i genitori apprezzano*.

Negli ultimi anni ho soprattutto lavorato presso associazioni, dove i corsi sono a pagamento; le associazioni non usufruiscono di finanziamenti pubblici e sostengono spese per pagare l’affitto, le utenze, etc.

Nessuno è mai diventato ricco e spesso, anche se i genitori degli allievi pagavano 40/50 euro al mese, noi docenti professionisti, portavamo a casa quattro spiccioli. Tutti i soldi vanno via soprattutto per affitto e riscaldamento.

Sono padre di un bambino di terza elementare, anche mio figlio deve scegliere solo un corso extrascolastico da seguire, ovviamente un corso sportivo. Muoversi a quell’età è fondamentale!

La musica e il suono a quell’età sono fondamentali, ma se già una famiglia paga per il corso di pallacanestro, il bambino si accontenterà del corso di musica a scuola.

Non avendo la possibilità di andare avanti con il mio corso per i più piccoli, dovrei continuare privatamente e lavorare solamente con bambini figli di genitori benestanti. A me questo non interessa: vorrei che tutti i bambini ricchi e non, abbiano qualcuno che li aiuti a farsi le basi per poter apprezzare e criticare la musica, per non accontentarsi un giorno del gusto che impone l’industria musicale, per scegliere liberamente cosa ascoltare e magari suonare e comporre, per professione o diletto, ma liberamente.

Ho pensato allora di realizzare dei corsi di musica gratuiti e a pagamento: chi può paga, chi non può non paga; tutto questo in anonimato (sarà un segreto tra me e i genitori).

È comunque il mio lavoro e mi piacerebbe guadagnare almeno 60 euro nette (+ eventuali spese di trasporto ad esempio treno Pavia-Milano) per due ore di lavoro.

Vorrei fidarmi dei genitori, convinto che anche loro non sono interessati a dividere questo paese in caste sociali, e quindi, paghi chi può.

Serve anche un luogo dove realizzare ciò. L’ ideale sarebbe un posto piccolo ma accogliente che un privato o un ente, potrebbe prestarmi.

*per conoscere meglio il mio lavoro, scarica i pdf: Mainenti_lab_bio_disc