le musiche da ascensore, la library music, le colonne sonore e i jingle per podcast ed eventi…insomma tutte le musichette senza cuore, si possono creare con pochi click e tanta ignoranza con l’ AI.
Negli ultimi mesi sono usciti tantissimi generatori di musica, ricordo di averne provati un paio un anno fa ma adesso c’è una vastissima scelta.
Su questa pagina possiamo trovare sette esempi , proviamo questo . Scegliamo facilmente il genere, l’ambientazione, la suggestione, il tempo, gli strumenti. in pochissimo tempo avremo una traccia musicale perfetta per il nostro podcast, una traccia royalty free.

Ecrett, generatore di musica in AI
In altri siti è possibile in base all’abbonamento guadagnare con i diritti o cederli al proprietario del generatore. Mi chiedo come si possano pagare dei diritti per delle tracce scritte dall’AI, ma a quanto pare questo è possibile.
Volendo essere ottimista penso che questo andazzo possa risollevare le sorti della musica. Se negli ultimi anni chi cercava musichette stupide pagava un abbonamento annuale da 50 euro e scaricava svariate tracce musicali scritte e mixate da umani che svendono le loro capacità, adesso non ci sarà più bisogno di questi umani operai-in-serie-di-musichette perché tanto l’AI riesce a realizzare le stesse tracce innocue, senza cuore, senza anima. Finalmente gli umani non dovranno più occuparsi di qualcosa di noiso, tanto vale farlo fare alle macchine come direbbe il buon Asimov.
Chi si occupa di musica potrà finalmente sperimentare e creare a proprio piacimento senza scendere a compromessi, verrà stimato e invitato a suonare dal vivo per questo, il pubblico si affezionerà agli artisti come una volta e gli artisti potranno vivere del loro lavoro.
Volendo essere pessimista invece, il gusto musicale delle persone disinvolverà ulteriormente, la massa troverà piacevole ascoltare solo musichette da ascensore che accompagnano podcast e la musica morirà per poi un giorno, ovviamente, rinascere.
Vedremo…
PS
la musica generata da AI è sicuramente utile nel campo della ricerca, l’AI potrebbe aiutare gli umani nell’agevolare tecnicamente il lavoro compositivo, ma come ovvio, il mercato ci è arrivato per primo. Inoltre il concetto della realtà aumentata è banale: dare da mangiare a delle macchine (in questo caso musiche famose scritte in secoli e secoli) che ricreeranno suggestioni musicali grazie alla velocissima capacità di calcolo dell’attuale hardware; se un giorno non ci saranno più umani a creare musica, se gli umani perderanno il dono dell’ispirazione, le capacità compositive, le capacità tecniche di mixaggio, cosa mangeranno queste macchine per creare nuova musica nel prossimo futuro? Mangeranno se stesse.