le macchinette vs i computer

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plus2_shuoming_enCome ho chiaramente espresso nell’articolo uscito per Intel in estate, penso che le macchinette siano il futuro. Da ieri ne sono ancora più convinto.

Come molti della mia generazione ho cominciato ad usare il computer ai tempi del basic, noi siamo quelli del Commodore. Poi è arrivato Windows anche per me e dopo Linux appena affacciatosi all’ambiente desktop. Mac usavo solo quelli degli altri o delle scuole di musica.

Per motivi professionali già da quasi dieci anni sono passato anche io al Mac, ma Linux lo utilizzo sempre (sopratutto nelle macchinette o nei PC più vecchi), Windows quando mi tocca usare i computer degli altri.

Cosa mi è successo? Ieri vado a curiosare nel sito dello store Apple, i nuovi Mac non solo non leggono i cd ma non hanno più nemmeno una presa USB; l’unico ingresso-uscita che troveremo in queste nuove e sottilissime macchine è la thunderbolt a cui dovremo collegare i vari adattatori. La Apple pubblicizza questi computer come “ancora più leggeri” e altre cose del genere, stiamo parlando di “Macbook”. Sicuramente a breve anche i “Macbook Pro”, notoriamente utilizzati da professionisti dell’audio, video, grafica che non hanno come primo obiettivo risparmiare 500 grammi di computer, verranno realizzati in questo modo.

Il futuro delle macchinette? Sapete che esiste una sorta di clone del Raspberry Pi, ma più potente? Con meno di 50 euro ti porti a casa l’  Orange Pi Plus2, ha 2 giga di ram DDR3, un processore Quad-core da circa 1.5Ghz e tante altre cose che potrete scoprire voi stessi.

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Anche il nuovo Raspberry Pi 3 non scherza, finalmente con il wi-fi integrato.

Penso che almeno il mio di futuro, sarà dirottare il lavoro su questo nuovo-piccolo hardware. Più controllo per via di un approccio artigianale, basso costo, interazione.

Ci vediamo tra qualche anno, quando la Apple farà il computer invisibile…