
Ci siamo, quasi tutto è pronto. Adesso sarà “solamente” uno stancante lavoro di rifiniture.
I suoni, musiche e registrazioni originali, sono pronti; i pezzi di barca sono stati recuperati e anche i files che verranno trasmessi in FM sono stati elaborati.

Ho fatto un primo sound-check, operazione a mio avviso molto importante quando il suono è protagonista. La diffusione sonora avverrà da 5/6 punti diversi: due casse piccole trasmettono 12 suoni interattivi, una cassa trasmette gli altri 12, 2 radio FM trasmettono le interviste, altre due casse trasmettono il piano amplificato via Pure Data e i microfoni a contatto piazzati sui pezzi di barca.
Ci troviamo in un piano rialzato, con una balconata sopra una sala conferenze. Per ricreare una spazialità sonora più ampia, ho preferito disporre gli altoparlanti nel piano terra, nella sala conferenze. Sopra ci sono solamente due casse (le più piccole) ed ovviamente le radioline; il resto sarà giù, i diffusori saranno disposti a circa 10 metri uno dall’altro.
Non mi sono portato un microfono di misura, ho fatto parecchi test ma ad orecchio. La complessità della struttura poteva essere un limite, ma la sto utilizzando invece come parte integrante del lavoro.
Il primo test è stato di ascoltare musiche, canzoni che conosco bene. Sono poi passato al rumore bianco.
In questo spazio ci sono dei bassi da paura, le frequenze medie dominano e gli acuti si perdono. Ho disposto le casse con il cono verso l’alto, in questo modo ho compensato i troppi medi. Il suono sembra provenire da “ovunque” e questo è quello che volevo ottenere con i mezzi a disposizione.