
ENG
The Coca-Cola advertisement created entirely with artificial intelligence is a clear glimpse into the future: creativity and technology working together to captivate. AI has become an indispensable tool in professional work, offering speed, precision, and possibilities that were unimaginable just a few years ago. It’s not something we can ignore—learning to use it effectively is essential to staying competitive in an increasingly digital world.
But true art, pure and independent, thrives elsewhere. It lives in the analog, in the so-called outdated technologies of the past: film photography, analog synthesizers, traditional musical instruments, and experimental voices. These mediums, imperfect and tangible, demand time, passion, and deep engagement. They don’t work for us but with us, turning flaws into uniqueness.
On one side, AI opens new horizons for creative work. On the other, analog technologies remind us that authentic art isn’t about production—it’s about expression. Two different worlds, but not necessarily opposed. It’s up to us to balance them, ensuring one doesn’t overshadow the other.
ITA
La pubblicità di Coca-Cola realizzata interamente con l’intelligenza artificiale è un esempio lampante del futuro: creatività e tecnologia che lavorano insieme per stupire. L’AI è ormai uno strumento indispensabile nel lavoro professionale. Offre velocità, precisione e possibilità che fino a pochi anni fa erano impensabili. Non possiamo ignorarla: studiarla e usarla è diventato cruciale per chiunque voglia restare competitivo in un mondo sempre più tecnologico.
Ma l’arte vera, quella pura e indipendente, vive altrove. Si trova nell’analogico, nel passato che molti definiscono superato: la fotografia su pellicola, i sintetizzatori analogici, gli strumenti musicali tradizionali, le voci sperimentali. Questi mezzi, imperfetti e fisici, richiedono tempo, passione e un coinvolgimento profondo. Sono strumenti che non lavorano per noi ma con noi, trasformando l’imperfezione in unicità.
Da una parte, l’AI apre nuovi orizzonti nel lavoro creativo. Dall’altra, le tecnologie analogiche ci ricordano che l’arte autentica non è produzione, ma espressione. Due mondi diversi, ma non per forza opposti. Sta a noi decidere come bilanciarli, senza che l’uno soffochi l’altro.